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La società dell’usa e getta e del consumismo è un fenomeno recente nella storia dell’umanità. In passato il nostro rapporto con i materiali e gli oggetti era dettato dalla scarsità e dalla mancanza. Fino alla rivoluzione industriale, alla fine del XVIII secolo, eravamo abituati a passarci i vestiti, riparare gli attrezzi, riutilizzare i materiali da costruzione, fondere e rimodellare gli oggetti di bronzo o riciclare i vasi di vetro. Che fossero di stoffa, metallo, pietra o vetro, una seconda o terza vita, o anche un riutilizzo continuo, erano previsti per qualsiasi tipo di oggetto. La mostra passa in rassegna i metodi dell’economia circolare nel passato e nel presente. Gli oggetti esposti, dall’età della pietra ai giorni nostri, mostrano come la loro storia è in grado di acuire la nostra consapevolezza del valore delle cose.
La seconda vita degli oggetti
Visite guidate per i gruppi privati
Visita guidata attraverso la mostra «La seconda vita degli oggetti. Pietra, metallo, plastica».
Visita guidata: 1 ora
Visite guidate per gruppi sono possibili anche al di fuori dell'orario di apertura su richiesta (a pagamento).
Iscrizione: |
2 settimane in anticipo, offerte su misura disponibili su richiesta (anche aperitivo) |
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Numero di partecipanti: |
25 persone al massimo per visita guidata |
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Costi: |
CHF 120 per la visita guidata, più l’entrata a tariffa ridotta di CHF 10 per persona. Bambini e ragazzi fino a 16 anni ingresso libero. |
accessibility.sr-only.person_card_info Servizio di prenotazione
openinghours.days.long.tuesday Aperto fino alle openinghours.days.long.wednesday openinghours.and openinghours.days.long.friday openinghours.openfromto.long
La seconda vita degli oggetti: Visita panoramica
Scuola secondaria | Secondario I e II
Visita guidata attraverso la mostra «La seconda vita degli oggetti. Pietra, metallo, plastica».
Visita guiadata: 1 ora
Visite guidate per classi scolastiche in Svizzera sono gratuite.
Entrate e visite guidate per classi scolastiche svizzere sono gratuite.
Gli insegnanti che desiderano preparare la visita con la classe hanno diritto all’ingresso gratuito.
Visite scolastiche senza guida sono possibili su prenotazione.
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openinghours.days.long.tuesday Aperto fino alle openinghours.days.long.wednesday openinghours.and openinghours.days.long.friday openinghours.openfromto.long
Per la mostra «La seconda vita degli oggetti. Pietra, metallo, plastica», presentata al Forum della storia svizzera Svitto, stiamo cercando i vostri oggetti personali di uso quotidiano riparati in modo creativo, rivalorizzati con l’upcycling o trasformati in qualcosa di nuovo. Inviateci la foto di un oggetto a cui avete dato una seconda vita in questo modo, insieme a una breve frase esplicativa. Le foto inviate saranno esposte in forma anonima in una vetrina digitale nella mostra.
Invia immagine
La seconda vita delle cose. Pietra, metallo, plastica
Dopo il successo al Museo nazionale svizzero di Zurigo approda al Forum della storia svizzera di Svitto un’affascinante mostra, che esplora i metodi dell’economia circolare dall’ età della pietra fino ai giorni nostri.
Benché il termine sia relativamente recente, in realtà l’economia circolare esiste sin dall’inizio della storia umana. Anche i nostri antenati producevano rifiuti e inquinavano l’ambiente. Prima dell’odierna società dell’usa e getta e del consumo, il rapporto con gli oggetti e le risorse era però dettato dalla penuria e dalla scarsità: gli oggetti venivano riciclati, riparati, adattati e riutilizzati ogni qualvolta possibile.
La mostra espone oggetti sorprendenti, rappezzati, riutilizzati e tramandati per generazioni, contribuendo ad affinare la consapevolezza del valore della seconda vita delle cose – un tema ridiventato di estrema attualità. Dall’età della pietra all’età moderna, la mostra illustra numerosi usi intelligenti delle risorse: da frammenti di un’ascia forata riutilizzati come lame per asce o percussori a cuscinetti di bronzo risalenti all’età del ferro su su fino a una culla del XVII secolo, tramandata per generazioni nella grande famiglia Waser di Zurigo.
Particolarmente interessante è il rapporto con i tessili prima della produzione industriale di massa. Ogni brandello era sfruttato in modo ottimale: gli abiti dismessi venivano passati a domestici e dipendenti e il resto usato come stracci o per la produzione di carta. I tessuti preziosi conoscevano una nuova vita addirittura come paramenti o tovaglie d’altare nelle chiese e nei monasteri.
Se in passato la forza trainante del riutilizzo innovativo era la scarsità delle risorse, oggi sono la sovrapproduzione e l’inquinamento ambientale a costringerci a un ripensamento. E le moderne tecnologie offrono nuove opportunità: dallo scambio su Internet di oggetti usati all’upcycling creativo nella moda contemporanea.
La mostra stessa, che potrà essere visitata al Forum della storia svizzera di Svitto dal 7 dicembre 2024 al 27 aprile 2025, è all’insegna della sostenibilità: molti elementi provengono infatti da esposizioni passate o saranno riutilizzati in esposizioni future.
Immagini
Contatto per la stampa del Forum della storia svizzera Svitto
- Direzione generale Denise Tonella
- Direzione del progetto Daniela Schwab
- Curatrici e Curatori della mostra e concezione Jacqueline Perifanakis, Daniela Schwab
- Relazioni pubbliche e marketing Karin Freitag-Masa, Conny Lüönd
- Mediazione culturale Isabelle Marcon Lindauer, Laura Rompietti, Olivia Derzi
- Scenografia & Direzione tecnica SKENO Kommunikation im Raum ° Szenografie, Mik Gruber
- Concezione grafica LDSGN Designstudio, Thomas Lehmann
- Illustrazioni Claudia Blum Kabeljau, Zürich
- Grafica pubblicitaria Manu Beffa Graphic Design & Art Direction
- Controllo del progetto Sabrina Médioni
- Allestimento della mostra Roland Reichlin, Marc Hägeli
AF Abbruch & Forst AG, Makro Art AG, Marty Schreinerei GmbH, skyPixX GmbH, Touchwood GmbH, Utiger Maler AG - Conservazione e montaggio degli oggetti Elke Mürau, Leonie Baumberger, Sarah Longrée, Jürg Mathis, Anna Jurt, Carolin Muschel, Ulrike Rothenhäusler, Alexandra Schorpp, Tino Zagermann
- Servizio di prestito Laura Mosimann, Claudio Stefanutto, Samira Tanner
- Logistica degli oggetti e assemblaggio David Blazquez, Christian Affentranger, Simon d’Hollosy, Reto Hegetschweiler, Aymeric Nager
- Fotografia Jörg Brandt
- Archivio fotografico Andrea Kunz, Fabian Müller
- IT | Web Alex Baur
- Postazioni interattive Alex Baur, Thomas Bucher, Ueli Heiniger, Pasquale Pollastro, Danilo Rüttimann, Tweaklab AG
- Traduzioni Marie-Claude Buch-Chalayer, Bill Gilonis, Marco Marcacci, Laurence Neuffer, Nigel Stephenson
Ringraziamenti:
- Silke Langenberg, Orkun Kasap, ETH Zürich
- Walter Milan †
- Museum Augusta Raurica
- Museum der Kulturen Basel
- Ufficio dei beni culturali, Bellinzona
- Defne Çetinkaya, Zürich